Il ricorso all’assoluzione sub condicione nel sacramento della riconciliazione
DOI:
https://doi.org/10.19272/202308601003Parole chiave:
Sacramento della Penitenzaa, assoluzione sub condicione, dubbio sulla capacità, dubbio sulla disposizione, dignità del sacramentoAbstract
L’assoluzione sub condicione si fonda sul superamento di eventuali dubbi per la necessità salvifica del perdono. Premesso l’esame della fattispecie assolutoria nella trattazione teologico-canonica moderna e la configurazione dell’ipotesi condizionata nell’economia sacramentale attuale, l’articolo analizza la ratio giuridica della condizione nella Penitenza. La logica dell’eventualità assolutoria condizionata risponde alla compenetrazione della dignità del sacramento, del bisogno spirituale del penitente e della responsabilità del ministro. A fronte di una circostanza seria e grave, il dubbio sulla capacità o disposizione del fedele è risolto in base al prevalente interesse ecclesiale all’amministrazione del sacramento. L’ipotesi non implica però un cedimento rispetto alla responsabilità ministeriale e alla certezza morale; la riserva sulla disposizione pertanto, salvo la concomitanza con le perplessità attitudinali, non può che essere intesa in maniera assai restrittiva. La residua vigenza del caso invita a riconoscere e rispettare sempre la sacralità e l’oggettività della relazione sacramentale.