Introduzione alla presentazione della trilogia “Il mistero del Diritto” di Gaetano Lo Castro

Abstract

L’articolo esamina la questione dell’ammissione al battesimo delle persone in situazione contraria alla dignità del matrimonio (conviventi o invalidamente sposati civilmente) anche alla luce dell’ininterrotta prassi canonica e degli insegnamenti magisteriali recenti. L’obiettiva contraddizione della condizione personale del richiedente con l’amore sponsale di Cristo compromette la verità e il valore del segno sacramentale. Il diritto al sacramento infatti è intrinsecamente condizionato dal conseguimento del fine salvifico. In tali situazioni, solo l’autenticità ed efficacia della penitenza (comprovata esternamente) permette l’accesso all’iniziazione cristiana. Il motivo ostativo alla celebrazione non è il giudizio della Chiesa ma la libera decisione dell’interessato. La dignità del sacramento e l’esigenza della conversione personale inducono quindi a dilazionare il conferimento del segno in assenza della coerenza esistenziale dell’istante.