La Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione, circa l’ordinamento del Vicariato di Roma
DOI:
https://doi.org/10.19272/202408601015Parole chiave:
diocesi, collegialità, Vicariato, Pontefice, governo, In Ecclesiarum CommunioneAbstract
La Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione nasce nel quadro della riforma intrapresa da Papa Francesco verso una Chiesa che superi una struttura di “autopreservazione” e si apra alla missionarietà e alla sinodalità. In questo contesto abbiamo analizzato la nuova disciplina introdotta con questa Costituzione apostolica, da cui emerge un governo di carattere collegiale della diocesi, che viene realizzato mediante la valorizzazione del ruolo dei Vescovi ausiliari quali Vicari episcopali del Papa a contatto con il territorio e le persone della città, coadiuvati nella loro azione dagli uffici della Curia diocesana di Roma, aperti alla collaborazione e all’ascolto di tutti. Una struttura della Curia in cui è molto più presente l’intervento e il controllo del Pontefice, di cui il Cardinale Vicario si fa garante e diviene lo strumento di collegamento con il Consiglio episcopale, mentre al Vicegerente è affidato il compito di coordinatore dell’attività dei diversi Uffici. Una disciplina nell’organizzazione del Vicariato che si distacca in tanti aspetti da quelle precedenti, con un sicuro afflato rivolto alla sinodalità e all’apertura alle nuove povertà della città.