Le norme prese sul serio nel giusnaturalismo neoclassico: la necessità della legge positiva secondo John Finnis e il giusrealismo tomista

Autori

  • Petar Popović Professore associato, Facoltà di Diritto Canonico, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, Italia

DOI:

https://doi.org/10.19272/202308601004

Parole chiave:

Legge positiva, giustizia, John Finnis, Tommaso d’Aquino, realismo giuridico

Abstract

In questo articolo intendo mostrare come una possibile trascu­ratezza circa la dovuta comprensione della natura della legge positiva nella tradizione del giusnaturalismo tomista può essere superata all’interno di que­sta stessa tradizione. Presenterò innan­zitutto la disamina dell’importanza del diritto positivo elaborata da John Finnis. L’argomentazione di Finnis ha un cer­to successo nell’evidenziare il bisogno umano di prendere sul serio le norme positive, però, dal punto di vista di que­sta tradizione, sembra essere anche par­zialmente esagerata quando giunge alla conclusione che tutto il diritto deve es­sere contenuto nella legge positiva. Suc­cessivamente, analizzerò i testi rilevanti dell’Aquinate in cui egli sviluppa l’idea circa i bisogni umani che stanno alla ba­­se dell’essere della legge positiva dalla prospettiva della giustizia. Infine, ana­lizzerò gli elementi di base per una di­samina della ragion d’essere della legge positiva dal punto di vista dello studio contemporaneo del realismo giuridico classico.

Pubblicato

2023-03-31

Fascicolo

Sezione

Dottrina