La Segreteria di Stato nella Cost. Apost. Praedicate evangelium

Autori

  • Sergio F. Aumenta

DOI:

https://doi.org/10.19272/202208602005

Parole chiave:

Praedicate evangelium, Segreteria di Stato, Segreteria papale, riforma Curia romana

Abstract

Le riforme operate da Papa Francesco nella struttura e nelle competenze della Segreteria di Stato, peraltro già iniziate prima della recente Costituzione Apostolica Praedicate evangelium ed ora portate a compimento, appaiono rilevanti. Una prima riforma, attuata a partire dal 2015 con la creazione della Segreteria per la Comunicazione, ha comportato per la Segreteria di Stato la perdita della competenza a vigilare sulla comunicazione multimediale della Santa Sede. Una decurtazione, ancora più incisiva delle competenze della Segreteria di Stato, è stata il trasferimento dell’Obolo di S. Pietro e di altri fondi all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, avvenuto con il m.p. “Una migliore organizzazione (circa alcune competenze in materia economico-finanziaria)”, del 28 dicembre 2020. A queste, si devono ora aggiungere le novità previste dalla PE. Di grande importanza, tra l’altro, è il trasferimento dalla Prima Sezione alla Segreteria per l’Economia delle competenze circa iI personale di tutta la Curia romana, con l’unica eccezione per le nomine delle figure apicali delle Istituzioni curiali (cioè i Prefetti, i Membri, i Segretari, i Sottosegretari e i Consultori). Perciò, dopo il trasferimento del personale di ruolo diplomatico dalla Prima alla Terza Sezione, avvenuto nel 2017, con la PE anche altre competenze di uno degli uffici più rilevanti della Sezione degli Affari Generali, cioè l’ufficio del Personale, sono state assegnate alla Direzione per le Risorse umane

Pubblicato

2022-12-16

Fascicolo

Sezione

Dottrina