La communicatio in sacramentis con i fedeli riformati e le coppie miste
DOI:
https://doi.org/10.19272/201908601009Parole chiave:
Communicatio in sacris. Sacramenti. Matrimoni misti. Intercomunione. Can. 844.Abstract
Secondo l’indicazione del magistero pontificio da San Paolo VI a Francesco, nella condivisione dei sacramenti, in particolare dell’Eucaristia, nelle coppie miste si devono osservare le norme generali in materia. Così è stato ribadito in AL, 247, nonostante nei lavori del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia non siano mancate proposte di stabilire norme speciali per loro. Tuttavia tale indicazione e le stesse norme generali vengono di fatto svuotate in alcune prassi di condivisione eucaristica nei matrimoni misti cattolico-riformati approvate e, in qualche modo, promosse da indicazioni emanate da alcune Conferenze Episcopali e da alcuni Vescovi, palesemente contrarie alla direttiva pontificia, alle norme ecclesiali in materia e, in certi casi, al diritto divino sulla communicatio in sacris dichiarato in OE, 26.