Matrimonio canonico, matrimoni religiosi, proliferazione delle unioni para-matrimoniali
DOI:
https://doi.org/10.1400/222681Parole chiave:
matrimonio canonico, unioni para-matrimoniali, matrimonio civile, secolarizzazione, Unione Europea.Abstract
Da alcuni anni stiamo assistendo ad una lenta agonia del matrimonio civile. Le coppie sposate in Italia (come nel resto d’Europa) vanno drasticamente diminuendo in favore di altri modelli di unioni. Questa particolare situazione rende oggi necessario un intervento del Parlamento, sia per quanto concerne la regolamentazione giuridica di alcuni aspetti della convivenza di fatto (fattispecie in ogni caso diversa da quella matrimoniale e rientrante nell’ambito del diritto della persone e dei rapporti patrimoniali), sia – guardando la questione da un diverso profilo – in ordine ad un auspicabile pieno riconoscimento della libertà religiosa matrimoniale. La libertà di sposarsi secondo il proprio credo dovrebbe infatti venire maggiormente tutelata, concedendo diretta rilevanza nell’ordinamento statale al matrimonio religioso senza bisogno di trascrizione alcuna. La possibilità di vedere riconosciuta dallo Stato a tutti gli effetti questa scelta pare del resto una risposta coerente con l’impianto di tutela della persona che caratterizza l’ordinamento italiano, ma anche una soluzione lungimirante rispetto ad alcuni preoccupanti orientamenti che iniziano a filtrare dall’Europa.